La vera e unica “blitzkrieg” nella storia? No, non quella in Israele che è durata 6 giorni. Ce n’è una ancora più breve: la guerra dei 44 minuti di Zanzibar! Conosciuta anche come la “guerra britannico-zanzibarana”, questa battaglia iniziò e terminò il 27 agosto 1896. Era l’epoca del Sultanato di Zanzibar, appena diventato parte del Commonwealth britannico a causa della lunga amicizia del sultano Hamad Bin Thuwayni con la Gran Bretagna. Grazie a questa alleanza, Londra poté avere un grande potere sui traffici afro-indiani e utilizzò Zanzibar come base utile. Tutto questo rischiò di finire con la morte del sultano Hamad, nell’agosto del 1896.

Com’è iniziata la guerra più breve della storia

Non appena il sultano Hamad morì, Khalid Bin Barghash lo sostituì sul trono di Zanzibar. Al sultano Khalid non piaceva la Gran Bretagna e nemmeno agli inglesi. Londra infatti premeva affinché fosse il principe Hamud Bin Muhammed a diventare invece sultano. Dieci anni prima, un accordo politico aveva stabilito che i sultani di Zanzibar avrebbero dovuto essere scelti dopo una precedente approvazione inglese. I colonizzatori decisero che Khalid Bin Barghash non era l’uomo giusto perché andava contro i loro affari commerciali. Ma la popolazione locale non accettò quel verdetto. Né lo fece il nuovo sultano, che si rifiutò di lasciare il Palazzo Reale.

ZANZIBAR GUERRA LAMPO 2La guerra dei 44 minuti

I colonizzatori britannici considerarono questa decisione una dichiarazione di guerra, così iniziò la “battaglia”. Sultan Khalid si era barricato nel palazzo con la corte con i 2800 soldati che avrebbero difeso l’edificio. Tra loro c’erano anche schiavi e civili accorsi per aiutare il loro nuovo re. Potevano combattere con pistole e mitragliatrici, ma l’esercito britannico aveva l’appoggio delle navi e dei cannoni. Il 26 agosto, alle 9 del mattino, iniziò un bombardamento dal mare.

Le navi britanniche fecero affondare le navi del sultano e i loro cannoni distrussero e bruciarono il Palazzo Reale. I soldati non poterono nulla per fermare questo attacco. Morirono oltre 500 persone, mentre l’esercito britannico entrò nel palazzo e costrinse il sultano ad andarsene. Quando la bandiera del sultano fu abbattuta, l’orologio segnava le 9:40!

Ricordando la guerra più breve della storia oggi…

Oggi turisti e gente del posto possono ancora ricordare questo incredibile evento ammirando il Palazzo Reale. Fu ricostruito subito dopo i bombardamenti e in seguito divenne sede del Governo – ora è un museo di storia. Sebbene la facciata sia nuova di zecca, potete ancora ammirare il palazzo come fecero gli inglesi mentre lo bombardavano dal mare. All’interno, vedrete e leggerete aneddoti e immagini della famiglia reale, della loro storia e anche della guerra di 44 minuti.

Il Peace Memorial non ha nulla a che fare con la guerra di 44 minuti ma è un monumento alla nuova pace tra Zanzibar e la Gran Bretagna. In un certo senso è il simbolo di un’amicizia ritrovata. Il suo tipico stile arabo copre un museo che racconta storia, arte e costumi locali.

Le rovine del palazzo Maruhubi sono collegate al sultano Bin Barghash ma non alla guerra. L’edificio fu distrutto da un incendio nel 1899, quattro anni dopo la guerra più breve della storia. (traduzione dall’inglese di G. Musumeci)

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