Qual è la vostra idea di viaggio in Africa? Se state pensando a safari, animali selvatici, paesaggi mozzafiato, avete ragione, ma non è tutto. Ai giorni nostri si ha bisogno di qualcosa di diverso, qualcosa di speciale. Perché dobbiamo mettere il nostro pianeta al primo posto, e poi adattare le nostre vite ad esso, se vogliamo mantenerlo sicuro e vivo. L’ecologia ci aiuta a conoscere il nostro ambiente e a proteggere la natura. Ma anche gli esseri umani fanno parte di questa natura. Quindi dobbiamo sempre rispettare le persone che vivono quegli ambienti che stiamo visitando. Nasce così il turismo eco-culturale.
Il turismo eco-culturale è il nuovo modo di girare il mondo. È una sorta di scambio benefico tra i visitatori e la popolazione locale, in modo da offrire ai turisti una vacanza fantastica e ai locali le risorse economiche per promuoversi. L’idea di viaggio africano che vi vogliamo suggerire è questa. Visitate pure le terre selvagge, incontrate gli animali unici, ma rispettate anche le tradizioni, il cibo, i costumi locali. Siate parte dell’Africa, non solo qualcuno che viene a vederla e poi va via.
Cosa fa un turista eco-culturale
Le persone che amano dedicarsi al turismo eco-culturale potranno comunque godersi i safari, ma nel rispetto di regole specifiche. Rispetteranno il territorio degli animali e magari scatteranno foto a distanza. E lasceranno che gli animali vivano la loro vita. Avranno la possibilità di soggiornare e/o dormire all’interno dei Parchi Nazionali ma in alloggi ecologici creando un inquinamento molto minore, o nullo.
I turisti possono pagare le visite guidate sapendo che il biglietto sarà utilizzato per creare un nuovo Parco Nazionale (questo accade in Ruanda, ad esempio, nella foresta di Nyungwe). Oppure incontrano le persone che vivono nelle Riserve Naturali e ne condividono la cultura e le tradizioni, facendo così capire loro che è un privilegio vivere in un Parco Nazionale. Possono aiutare a prendersi cura di piccoli scimpanzé o giovani gorilla di montagna o acquistare opere d’arte dalle tribù locali per aiutarli a mantenere viva la loro tradizione.
Cosa non farà mai un turista eco-culturale
Un vero turista eco-culturale non acquisterà mai alcun oggetto realizzato con parti di animali protetti, ad esempio zanne di elefante, denti di leone, pelle di zebra. Non parteciperà ai safari di caccia, non criticherà né attaccherà mai le tradizioni o il cibo della gente del posto. Potrà gentilmente rifiutare qualcosa ma non essere scortese o fare il superiore con la gente del posto. I turisti eco-culturali non disturberanno mai gli animali, né si avvicineranno troppo per scattare foto, né faranno nulla da soli senza rispettare i consigli delle guide.
Dove fare un tour eco-culturale in Africa
Potrete vivere dei veri e propri viaggi eco-culturali in Senegal, dove i tour operator locali organizzano incontri con le tribù. Imparerete la loro lingua, le loro canzoni e la loro cultura. Qualcosa di simile può essere fatto al Maasai Mara Park, in Kenya. I turisti possono seguire il percorso di Livingstone fino alle Cascate Vittoria e condividere la cultura delle tribù locali lungo il percorso. Oppure in Zambia durante le grandi migrazioni godetevi l’evento senza disturbare gli animali. Potrete visitare le riserve protette degli animali e aiutare i veterinari locali a prendersi cura o curare i piccoli, o gli animali feriti, e magari dare un nome anche a un cucciolo di leone o a un cucciolo di gorilla! (traduzioni dall’inglese di Grazia Musumeci)
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