Non è un safari, in Africa, se non si ammirano spazi immensi, tramonti spettacolari e animali unici. Non è un safari se non vi trovate nel cuore del Parco Nazionale del Serengeti, nel nord della Tanzania. Lo avete visto decine di volte nei documentari in TV, viverlo di persona è un privilegio che non si dimentica più. Il safari per eccellenza! Prima di partire, però, è bene sapere tutto quel che serve per essere preparati a tanta bellezza. Ecco a voi l’avventura unica del Serengeti!
Storia del Serengeti
Il Parco Nazionale del Serengeti nasce da una riserva di caccia coloniale del XIX secolo, ufficializzata nel 1929. Prima ancora, questa regione era stata una regione di caccia di tante tribù nomadi, che inseguivano gli animali per la propria sopravvivenza.
La riserva di caccia divenne parco protetto nel 1951. Da quel momento in poi, i bellissimi animali usati come bersagli divennero i protagonisti assoluti. Pochi anni dopo il turismo riscoprì la bellezza degli itinerari africani e i safari – i viaggi organizzati in natura – divennero la principale attività del parco.
Il parco si estende per 14.763 km quadrati, confina con un’altra grande area protetta, il Masai Mara, ed è formato prevalentemente da territori di savana e da poche foreste. Tipici del territorio sono animali come la giraffa, la zebra e il leone. Sono però presenti un po’ tutti gli animali tipici africani.
Cosa vedere al Serengeti
Il safari al Serengeti è basato quasi soltanto sull’osservazione degli animali, anche se i panorami e i paesaggi valgono altrettanta attenzione. Qui sono presenti i cosiddetti “big five”, ovvero i cinque pilastri della fauna africana: elefante, leone, leopardo, rinoceronte e bufalo. A questi si aggiungono le giraffe, le zebre, i ghepardi, gli gnu, le immancabili gazzelle, le iene e altri mammiferi minori, oltre a rettili e uccelli.
Il parco si può visitare esclusivamente con l’aiuto delle guide locali, gestite quasi sempre dai tour operator. I safari al Serengeti sono quelli tradizionali (in jeep o overland) ma anche escursioni a piedi, in diverse ore del giorno, a seconda degli animali da osservare. E’ possibile pernottare all’interno dell’area protetta.
Un safari al Serengeti
I safari nel grande parco del Serengeti possono variare a seconda del periodo dell’anno e degli animali che passano per questi territori.
Tra gennaio e aprile si possono ammirare i grandi felini nel momento in cui si occupano dei piccoli appena nati mentre gli erbivori popolano gli altipiani di Ngorongoro. Tra maggio e luglio, dopo le grandi piogge, molti animali si radunano nella parte centrale del parco per bere. Da luglio a settembre si possono seguire le mandrie verso nord ed è il periodo migliore per incontrare coccodrilli negli specchi d’acqua. In autunno le mandrie tornano verso sud seguendo nuovi itinerari.
In media, un safari al Serengeti costa tra le 1000 e le 3000 Euro. Per prepararsi al viaggio, non dovete mai dimenticare: cappelli, creme solari, occhiali da sole, dispositivi fotografici con ricarica tori e schede di riserva, repellenti per insetti, kit di primo soccorso. Portate sempre abiti di colore chiaro o neutro, possibilmente in fibre naturali, scialli o veli per proteggervi dal freddo e dagli insetti, scarpe alte e ben chiuse, giacche a vento e impermeabili per affrontare le piogge improvvise.
Fate in modo di avere sempre assicurazioni sanitarie approvate e vaccinazioni già fatte.
Nei dintorni o dentro il parco nazionale potete alloggiare presso: Namiri Plains, Dunia Camp, Singita Mara River Camp, Olakira Camp, Nomad Serengeti Safari Camp, Taasa, Mwiba Lodge, Sabora Camp.
(FOTO SOPRA IL TIROLO DI Nato Pereira Pixabay)
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