Stone Town è una città molto moderna. Fu fondata ai tempi del sultanato dell’Oman (XVII secolo) come villaggio di pescatori. Mescolava la cultura persiana e araba, oltre alle antiche tradizioni delle tribù Bantu che vivevano lì già prima dell’era Shirazi. Come città vera e propria, Stone Town nacque solo nel XIX secolo: nel 1830 per l’esattezza. Da quell’anno il vecchio borgo divenne sempre più grande, con edifici in pietra di grande bellezza e anche giardini. Era un posto così meraviglioso che, solo dieci anni dopo, lo stesso sultano dell’Oman decise di trasferirvi la propria residenza ufficiale. Quando nel 1861 Zanzibar si separò dall’Oman e divenne un nuovo sultanato indipendente, Stone Town ne era divenuta la capitale.
Stone Town, il centro storico di Zanzibar
Lentamente il sultanato di Zanzibar perse importanza e divenne colonia dei coloni europei. Tedeschi, prima, poi inglesi. Rimase un sultanato semi autonomo ma come parte del Commonwealth britannico, fino al 1964. Durante questo periodo – dalla fine del XIX alla metà del XX secolo – la città di Stone Town divenne una capitale commerciale molto famosa e crebbe ancora di più. Oggi è la parte più antica, l’antico “nucleo” della nuova capitale dell’isola, chiamata anche essa Zanzibar. Ciò che rende il borgo così bello è la sua architettura, che mescola stili vecchi e nuovi, elementi occidentali e orientali. Ma le attrazioni turistiche più importanti, qui, sono le porte artistiche!
Le belle porte di Stone Town
Il nome “Città di Pietra” è dovuto sia alle prime case costruite in pietra – che caratterizzarono questo luogo nel 1830 – sia ai materiali che utilizzavano per le decorazioni. La pietra è ovunque e, se non c’è, i coralli la ricordano molto. Anche il legno e il metallo (in particolare l’ottone) sono molto comuni come materiali. Sono usati per costruire i marciapiedi molto grandi (barazas), e le verande – ciascuna con una bella balaustra intagliata e le porte.
Tutte decorate con eleganti intagli e dipinti, le antiche porte di Stone Town sono solitamente realizzate in legno scuro e lucenti elementi in ottone dorato. Oppure sono dipinte nei colori blu, verde, giallo. Le porte con sopra archi a tutto sesto decorati sono in stile indiano; quelle con architrave dritto ricordano lo stile dell’età dell’Oman. Gli intagli richiamano i principali simboli islamici ovvero fiori, frutti e altri simboli di prosperità. Si riconosceva una famiglia ricca da una povera anche solo guardando le porte: più intagli e riquadri ed elementi in ottone avevano, più nobile e potente era il padrone di casa.
Grazie a queste bellissime porte, oggi Stone Town è inclusa nel Patrimonio Mondiale delle Nazioni Unite. Inoltre, la pietra delicata di cui è composta scomparirà nel tempo, consumata dagli elementi climatici. Quindi una vacanza a Zanzibar e Stone Town è d’obbligo se si vuole ammirare un gioiello prima che diventi memoria storica. Stone Town è una sorpresa che vi accoglierà tra ali di bellezza. (traduzione di Grazia Musumeci)
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