Possono essere divertenti o eleganti, di sicuro sono uno spettacolo da ammirare. Cicogne e gru sono le principali attrazioni dei safari di birdwatching in Uganda e non sono le uniche. Questa nazione comprende oltre 1.000 specie di uccelli, 150 delle quali possono essere considerate endemiche. Questa è una delle scelte turistiche più interessanti, se si ama il birdwatching. Inoltre, siate certi che ammirerete gli animali da un punto di vista ravvicinato. Il territorio infatti offre numerosi “santuari degli uccelli” dove i turisti possono avvicinarsi ad essi nel loro habitat naturale. Assicuratevi di seguire sempre i consigli delle guide, così da vivere l’esperienza nel miglior modo di sempre.

Uganda, simpatiche cicogne ed eleganti gru

Può essere definito l’animale nazionale dell’Uganda ed è divertente come un cartone animato. Il suo nome è Shoebill Stork, anche se sembra più un pellicano. Di solito è grigio, tozzo, con un buffo becco a forma di scarpa (da cui il nome) e vive nelle terre paludose fin dall’età preistorica. Questa cicogna, infatti, è una testimonianza vivente dell’era dei dinosauri; era esso stesso un uccello dinosauro, come racconta ancora il suo strano becco. In Uganda può essere visto ovunque, anche se principalmente nel Queen Elizabeth National Park, vicino al lago Mburo, nell’area della fauna selvatica di Semiliki e nelle paludi di Mabamba.

Le gru ugandesi non sono gru come le altre, sono una specie meravigliosa. Le gru coronate grigie, che possono essere avvistate nella maggior parte dei santuari degli uccelli della nazione, hanno colori vivaci e un lungo collo grigio. Hanno una piccola testa coronata da sottili piume dorate che lo rendono un uccello dall’aspetto regale. Questa è la migliore esperienza che un safari di birdwatching in Uganda può offrire, quindi dovreste pianificarlo se intendete provare l’esperienza.

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verso il birdwatching

Non solo cicogne e gru

Oltre a questi due incredibili uccelli, in Uganda si possono ammirare tanti volatili! Molto bella da vedere inoltre, qui, è l’Aquila dalla Cresta Lunga che è considerata un uccello sacro, dalla popolazione locale. Se incontrerete quest’aquila, infatti, sarete sicuri di sposare l’uomo o la donna che amate! Per incontrarla conviene prenotare un safari in montagna perché le aquile vivono a oltre 2000 metri di altezza, su rocce aride e incontaminate. I safari al Queen Elizabeth Park o al Murchison Falls Park permetteranno di ammirare un altro rapace: l’aquila pescatrice africana.

È molto facile avvistare il marabù, un uccello che ha imparato a vivere vicino a villaggi e paesi… molte persone qui lo considerano un animale domestico. Lo chiamano anche “Charlie”, come un buon vecchio amico. Altri uccelli da vedere, in Uganda: struzzo comune, anatra fischiante fulva, faraona crestata, francolino collo rosso, fenicotteri, turaco blu, cuculo diderico, coucal del Senegal e molti altri.

Cosa indossare, cosa portare

La maggior parte degli uccelli in Uganda vive in paludi e luoghi umidi o nelle foreste pluviali. Quindi è meglio indossare giacche e pantaloni impermeabili e stivali sempre lunghi. Avrete sicuramente bisogno di creme repellenti per zanzare, cappelli con velo, crema solare e occhiali da sole. Assicuratevi di avere una borsa o una custodia impermeabile per le macchine fotografiche. Alcuni safari di birdwatching seguiranno percorsi di montagna: in tal caso assicuratevi di portare giacche pesanti, magliette a maniche lunghe, perché le temperature possono essere fredde anche se siete in Africa.

Periodo migliore per il birdwatching in Uganda

Il periodo migliore per praticare il birdwatching in Uganda va da maggio a settembre e il mese più consigliato in assoluto è agosto. Questo è il periodo del primo volo per molti giovani uccelli, ma dà anche la possibilità di ammirare il nuovo piumaggio dei pulcini di altre specie. Tutto questo accadrà tra gli splendidi colori vivaci dei fiori di campo e molte farfalle. In alcune foreste, il periodo migliore per i safari di birdwatching è marzo.

(traduzione dall’inglese di Grazia Musumeci)

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la cicogna “becco a scarpa”