Il Kenya è uno dei luoghi migliori per le vacanze in un mare tropicale. Tutti amano le sue spiagge, i suoi paesaggi oceanici. Molte persone vengono solo per godersi i villaggi turistici sul mare. Ma se amate le immersioni subacquee, fotografare i fondali o semplicemente ammirare la fauna marina tropicale non potete davvero perdervi le coste del Kenya. I suoi parchi nazionali marini sono tra i più belli del mondo. Il Parco Nazionale Marino di Malindi ne è solo un meraviglioso esempio. Non sorprendetevi se lo chiamano “il Giardino del Corallo”.
Informazioni sul Parco Nazionale Marino di Malindi
Quando è stato creato il Parco Nazionale Marino di Malindi, nel 1968, non esisteva una cosa del genere in Kenya e pochissimi altri ne esistevano in Africa e nel mondo. Questo è un parco pioniere nella protezione della flora e della fauna marina, per questo è così prezioso. Nel 1979 è diventato patrimonio dell’umanità dell’UNESCO insieme al parco marino di Watamu. Nel 2019 i due parchi marini sono stati unificati includendo anche una parte di terraferma, la foresta di Arabuko Sokoke. Oggi l’insieme è conosciuto come “Riserva della Biosfera di Malindi Watamu Arabuko Sokoke”.
Il parco si estende per 213 kmq dalle coste di Malindi all’Oceano Indiano (solo 6 kmq sono sott’acqua). La parte marina è costituita da rocce intertidali, fango, barriera corallina, giardini di corallo, letti di alghe, spiagge sabbiose e isolotti. I coralli sono l’elemento più importante del parco: non è solo un’attrazione turistica ma anche un sostegno economico per la popolazione locale. La pesca e la raccolta del corallo è vietata nella maggior parte della riserva, ma in prossimità delle coste ci sono punti specifici dove i pescatori possono lavorare, sotto controllo.
Cosa fare nel parco marino di Malindi
Le immersioni subacquee sono l’attività principale per i turisti, al Parco Nazionale Marino di Malindi. I tour operator organizzano “safari subacquei” per far ammirare le numerose specie particolari di corallo – Porites, Montipora, Turbinaria, Astaeopora, Millepora… – o altri pesci tipici di questa parte dell’Oceano Indiano. Sugli isolotti e sulle sponde si può anche fare birdwatching, ammirando soprattutto il passaggio dei trampolieri migratori. Ammirerete inoltre tartarughe, delfini, incredibili invertebrati e molto altro.
Tra le tante attività che i turisti possono fare al parco marino e nei suoi dintorni: surf, windsurf, gite in barca (su speciali barche con fondo di vetro per vedere sott’acqua senza fare immersioni). Oppure si può semplicemente godere il sole e nuotare, fare shopping, fare passeggiate nella natura. C’è la possibilità di campeggiare all’interno del territorio del parco, sulla spiaggia, tra gli alberi del bel bosco di Casaurina. Come alternativa, quando vi stancherete della natura meravigliosa, potrete prendere un autobus o noleggiare un’auto e andare a visitare la città di Malindi, a soli 10 minuti di auto dalle sponde del Parco Marino.
Cosa è vietato fare
Al Parco Nazionale Marino di Malindi non è consentito: andare a pescare, nuotare troppo vicino ai coralli, raccogliere coralli, toccare coralli, assumere gente del posto per farsi portare coralli o altri elementi dei fondali marini. Rispettate questo paradiso incredibile.
Informazioni utili
Per entrare e utilizzare il servizio del Parco Marino dovrete pagare 15 Dollari (10 Dollari per i bambini).
Per raggiungere il Parco Nazionale Marino di Malindi: percorrere la strada costiera che collega Mombasa a Malindi. L’aeroporto di Malindi sarà il vostro principale riferimento se arrivate in aereo.
Traduzione dal testo inglese di Grazia Musumeci
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